SIGNIFICATO CLINICO
L’acido ossalico è un prodotto terminale del metabolismo dell’acido ascorbico e dell’ac. gliossilico. La maggior parte dell’acido ossalico (80 – 90 %) è di origine endogena, ma esiste anche una quota esogena legata all’apporto alimentare (spinaci, cacao, the, barbabietole, rabarbaro, pomodori). Ci sono anche lavoratori esposti a sostanze che lo contengono (detergenti, sbiancanti) e può ritrovarsi come metabolita dopo esposizione a glicole etilenico. L’acido ossalico viene eliminato per via renale e tende facilmente a precipitare dando luogo, se in eccesso, a depositi di ossalato di calcio con nefropatia tubulo-interstiziale, nefrocalcinosi, calcolosi renale.

INDICAZIONI CLINICHE
Iperossalurie primarie (deficit genetici enzimatici); iperossalurie secondarie da aumentato assorbimento intestinale (Crohn, celiachia, resezione ileale, insufficienza pancreatica); deficit Vit. B6; Esposizione professionale ad acido ossalico e a glicole etilenico.

TIPO DI CAMPIONE
Si richiede una raccolta delle urine delle 24 ore.

PREPARAZIONE
Per la raccolta si utilizza un recipiente contenente Acido Cloridrico  da utilizzarsi così come fornito senza lavarlo.

VALORI DI RIFERIMENTO
Femmina:
< 45 mg/24 h Maschio: < 45 mg/24 h NOTE Il metossiflurano, alcuni alimenti e l’acido ascorbico possono aumentarne la concentrazione.